Massimizza la visibilità sui motori di ricerca: Guida SEO On-page per dominare le prime posizioni

In questa guida SEO On-page, esploreremo insieme le tematiche fondamentali dell’ottimizzazione SEO On-page.
Scoprirai come migliorare la visibilità del tuo sito web, senza spendere soldi in pubblicità a pagamento.

Come ottimizzare i contenuti e farti trovare sui motori di ricerca.
27 strategie perfette per siti personali, aziendali e Blog.

SEO è una disciplina in continuo movimento. 
SEO è come il Tamagotchi: ha bisogno di attenzioni quotidiane per rendere un articolo, un blog, un sito sempre capace di farsi notare.
Ed evitare di finire dimenticato nell’ultima riga dell’ultima pagina di Google.

La cosa divertente di questo articolo è che se dovessi rileggerlo tra quattro mesi troverai sicuramente delle parti modificate, eliminate o altre aggiunte.
Perché la tecnologia si evolve, i device agganciano nuove funzionalità e la SEO, di conseguenza, adegua il proprio linguaggio.

Delle cinque righe precedenti hai due cose da ricordare:

  • Torna qui tra quattro mesi.
  • Scarica la tua Tamagotchi SEO checklist, la guida SEO On-page targata Francesco Petruccioli

Segui gli accorgimenti di questo articolo per camminare come una diva o un divo sul tappeto rosso Google, Bing & Friends.


Fai del tuo blog un magnete per il traffico organico dei motori di ricerca.

La regola d’oro?
Prima di scrivere, rifletti su queste domande cruciali:

  • Il mio articolo risponde alle domande dei lettori?
  • I visitatori che sto cercando di attirare troveranno le risposte di cui hanno bisogno?

Per avere un blog ottimizzato tieni a mente questa condizione:

  • Rileggi i testi prima di rispondere a nuove domande. 
  • Fa che i tuoi testi abbiano testi aggiornati e che siano ancora pertinenti. 
  • Spingi sempre al massimo per restituire affidabilità, competenza e autorevolezza.

La Tamagotchi SEO checklist che trovi a fine articolo la puoi usare per testi già presenti nel sito e per quelli che scriverai.



Perché SEO On-page è importante?

Risposta secca: porta le persone nel tuo sito. Roba da poco? È tutto ciò di cui hai bisogno. 
I clienti arrivano nel tuo sito perché trovano la TUA risposta in ciò che stanno chiedendo.
I motori di ricerca hanno interesse a mostrare contenuti utili e contenuti con una frequenza di rimbalzo molto bassa.
Ricorda che i tuoi articoli efficaci oggi potrebbero perdere efficacia nel tempo. Scrivili al meglio delle tue possibilità e rileggili dopo qualche mese per capire se e come aggiornali.

Cos’è SEO On-page

SEO On-page significa ottimizzare le pagine web del sito, restituendo informazioni cristalline ai motori di ricerca.
Favorisce l’aumento del flusso di traffico verso il tuo sito, migliorando la visibilità attraverso i tuoi contenuti rilevanti (per i possibili clienti).
Oltre al contenuto di estrema qualità, l’ottimizzazione comprende implementazioni al codice sorgente HTML.

Guida SEO On-page gratuita. SEO Tamagotchi Checklist. Una metafora per raccontare l'importanza di seguire quotidianamente le sfumature in chiave SEO di un articolo di un blog o di alcune pagine di un sito. Per evitare di perdere posizioni importanti nella SERP di Google, Bing & Friends.

Passaggi chiave della SEO On-page

I tuoi testi devono distinguersi per eccellenza e rilevanza, comprendendo un’ottimizzazione accurata di:

  • titoli
  • immagini
  • tag HTML (meta, intestazione e titolo). 

Soffermarsi sulla SEO On-page implica concentrarsi anche sulla SERP (Search Engine Results Page).
La SERP visualizza i link alle pagine web ritenute più pertinenti per la query di ricerca dell’utente.
Studiare la SERP può offrirti spunti per rispondere agli input degli utenti.
Ciò può determinare un aumento significativo del traffico al tuo sito web e garantendo un posizionamento più elevato su Google.

Come scrivere il titolo dell’articolo in chiave SEO 

Iniziamo dal Title tag

È un elemento HTML, una stringa di testo che definisce il titolo della pagina

Quando lo posizioni correttamente nella sezione head della pagina web fai un bell’assist a Google. 
GoogleBot, il crawler di Google, lo ritiene il vero titolo della pagina.

Fai attenzione a questo passaggio perché sarà decisivo per il successo del tuo blog.
Va bene fare i piacioni con Google, ma è ancor più importante aiutare il tuo potenziale cliente
Pensa prima a lui. Il cliente che trova interessante il tuo testo è il premio migliore che potrai vincere. 
Google se ne accorgerà, stanne certo. E ti darà visibilità.

Perché il title tag è importante.
È il primo contatto con il tuo articolo ed è indispensabile far capire subito al lettore che il tuo contenuto è ciò di cui ha bisogno.

Come scrivere il “tag titolo” per SEO
60 caratteri è il limite massimo dei caratteri visibili nella SERP. 
Condensa tutto nei 60 caratteri e l’impatto visivo sarà pulito e immediato.
Tutte le pratiche SEO hanno bisogno di sintesi, concretezza e generosità.

Un titolo tagliato perché troppo lungo sarà meno efficace, soprattutto se dovessero essere troncate quelle parole chiave scelte con tanto sudore e tanta analisi. 

Cos’è il tag H1 nella SEO?

Un altro titolo? Ma non lo abbiamo appena visto?
Non proprio. La SERP è la sintesi del sito e il tag title lo trovi lì.

Quando clicchi il link da Google entri nell’articolo o nella pagina e ti trovi davanti il tag title H1. 

È l’apertura del testo e deve avere la capacità di far dire al lettore “Bene, hai la mia attenzione, fammi leggere le prime righe. Vediamo quanto sarai in grado di tirarmi dentro al contenuto”.

Il lettore deve sempre e comunque comprendere il contenuto a prima vista.

La composizione del tag H1
Cosa dovrebbe contenere il tag H1?
Le parole chiave rilevanti che riassumono il contenuto dell’articolo.
La difficoltà è nel contenere il titolo tra i 20 e i 70 caratteri. 

È un esercizio da svolgere al meglio, perché l’organizzazione precisa delle intestazioni H1 permettono un posizionamento organico della pagina nei primi posti dei motori di ricerca.

Non dimentichiamo mai il focus sempre sul lettore, perché i titoli danno respiro al testo e dettano il ritmo della lettura.

Più il testo è immediato più il lettore sarà in grado di comprenderci. 

(Il titolo di questo articolo ha volutamente 79 caratteri, spazi inclusi. Giochiamo e fai meglio di me nei commenti! Scrivi il titolo perfetto di 70 caratteri!).

Ogni pagina deve avere il proprio Tag Title.
La struttura del sito deve essere studiata prima di crearla.
L’ideazione permette al sito di potersi ampliare in maniera naturale, senza inquinare la sitemap.
Immagina un piccolo albero appena piantato. Il suo tronco esile con il tempo crescerà, i suoi rami si faranno sempre più fitti ma anche più forti e resistenti. 
Il sito deve crescere come un albero sano e rigoglioso. 
Ogni ramo equivale a una pagina del tuo sito ed è bene che abbia un nome specifico.
Anche la home page dovrebbe avere il suo bel nome specifico. 

Ogni ramo di un albero è importante. Ogni pagina del tuo sito è fondamentale. 

Qual è la struttura migliore dell’URL per SEO?

Il link di una pagina dovrebbe essere descrittiva, senza esagerare nella sua lunghezza.
Andrebbero evitati i trattini bassi (underscore). I motori di ricerca potrebbero considerarla una parola unica, quindi difficile da comprendere. E da mostrare ai potenziali lettori.

Il trattino è fondamentale altrimenti Google inserirebbe la codifica html per la spaziatura “%20”. 

La lettura del link diventerebbe difficoltosa.
Il link di questo articolo, con i trattini tra le parole, diventerebbe:

sitifattibene.com/massimizza-la-visibilita-sui-motori-di-ricerca-guida-seo-on-page-per-dominare-le-prime-posizioni

Senza trattini sarebbe:

sitifattibene.com/massimizza%20la%20visibilita%20sui%20motori%20di%20ricerca%20guida%20seo%20on%20page%20per%20dominare%20le%20prime%20posizioni

Sarebbe un’ottima pratica Inserire i trattini (-) anche quando rinomini le immagini.

Quando possibili scriviamo url brevi, perché di facile memorizzazione. 

Un URL semplice e chiaro rende la sitemap più pulita.
La sua chiarezza potrebbe portare a una migliore indicizzazione e a più click (dovuti proprio all’immediatezza del link).

Il link definitivo deve (non dovrebbe, ma deve) avere parole chiave all’interno.

Ovviamente vanno inserite con criterio.

Avvia un’analisi per capire quali parole gli utenti digiterebbero per effettuare la ricerca.  
Evita parole troppo generiche. 

Magic Keyword. Parola magica per far capire a Google cosa i potenziali lettori cercano. Come ottimizzare i contenuti in chiave SEO e farti trovare sui motori di ricerca.

Qual è l’importanza della ricerca sulle parole chiave?

Comprendere l’importanza di questo processo è cruciale per qualsiasi content creator. 
Le parole chiave sono come il faro che guida il pubblico al tuo contenuto, aumentando la visibilità e l’accessibilità. 

Innanzitutto, la ricerca sulle parole chiave aiuta a capire cosa cerca effettivamente il tuo pubblico di riferimento. 

Identificare i termini più ricercati nel tuo settore ti consente di creare contenuti mirati e rilevanti.
È molto difficile, inutile negarlo. 
Per questo va compreso appieno il modo in cui si effettua la ricerca. 
Questo non solo migliora il posizionamento sui motori di ricerca, ma anche l’esperienza dell’utente.

Un utilizzo intelligente delle parole chiave nei titoli, nei tag e nei contenuti stessi contribuisce a una migliore indicizzazione e classificazione sui motori di ricerca. 

Bisogna investire molto tempo ed energia per costruire una presenza online forte.
Questi tips sono i pezzi del puzzle che devi comporre per completare il tuo quadro. 

Quando scegli una parola chiave per un articolo o una pagina rimani su quella.
Non intasare le informazioni credendo di migliorare il tuo posizionamento.

Prendiamo come esempio questo articolo.
Potenzialmente in questo articolo ci saranno 40 parole chiave, proprio per le molte informazioni che ne racchiude.
Eppure io mi sono concentrato sulla checklist della SEO On-page.

Averi potuto inserire “ottimizzazione immagini SEO”, “come ottimizzare un titolo in chiave SEO”, “meta description SEO”. 

Tutte questi input, però, avrebbero confuso Google e avrebbe potuto escludere questo contenuto dalle prime pagine dei risultati perché gonfio di troppe informazioni. 

Avrebbe avuto difficoltà a individuare il vero scopo dell’articolo.

I motori di ricerca devono restituire a chi fa ricerca materiale, per quanto possibile, specifico.

Ecco svelato il motivo per cui va affidato un messaggio univoco al singolo articolo o alla singola pagina.

Questo articolo è pieno di parole chiavi potenziali. Così come è pieno di titoli H1 potenziali.
È qui che va pensata la struttura e la gerarchia dei titoli e sottotitoli.

Google prenderà l parola chiave univoca come riferimento per indicizzare quell’articolo.

Un articolo esaustivo, però, avrà molti titoli e sottotitoli che potrebbero comunque far uscire il testo digitando una frase specifica nei motori di ricerca.

Mi spiace per te ma torno sempre sull’importanza della figura del lettore.
Scriviamo per togliere dubbi al nostro pubblico di riferimento. Per svelare quello che abbiamo studiato o capito sul campo.

Quindi va bene la parola chiave, ma poi cerca sempre di soddisfare la curiosità di chi ti leggerà.



Collegamenti SEO

I link sono elementi cruciali nell’ottimizzazione dei motori di ricerca, sia nell’indicizzazione sia nella classificazione delle pagine web.

I collegamenti sono interni ed esterni.

Collegamenti Interni

I collegamenti interni sono link che conducono da una pagina del tuo sito web a un’altra pagina dello stesso sito. Questi link sono importanti per diverse ragioni:

  • Navigazione: agevolano la navigazione degli utenti nel tuo sito, aiutandoli a trovare facilmente informazioni correlate.
  • Struttura del Sito: contribuiscono a definire la struttura del tuo sito web per i motori di ricerca, indicando quali pagine sono più importanti o correlate tra loro.
  • Distribuzione del Link Juice (o link equity): distribuiscono informazioni da una pagina all’altra, contribuendo così a migliorare la classificazione complessiva del sito.
  • Evita testi di ancoraggio generici come “clicca qui”.

Piccola incursione nella SEO Off-page.

I backlink, sono link che provengono da altri siti web e puntano alle pagine del tuo sito.
Potrebbero avere un impatto significativo aumentando l’authority del tuo sito. 

Alcune accortezze da sapere:

  • Authority del Sito: quando i backlink provengono da siti affidabili e autorevoli aumentano la tua autorità agli occhi dei motori di ricerca.
  • Rilevanza del contenuto: i backlink da siti con contenuti correlati al tuo indicano ai motori di ricerca che il tuo sito è una fonte affidabile in un determinato settore.
  • Quantità e Qualità: non solo la quantità, ma anche la qualità dei backlink è essenziale. Un paio di link da siti autorevoli possono avere un impatto maggiore rispetto a molti link da siti di bassa qualità.
  • Costruzione del link di ritorno: è bene controllare come viene costruito il link che punta al tuo sito.
    Attenzione: non è tutto oro quel che linkcica.
    Paradossalmente, un backlink inserito solo per rimandare a un altro sito potrebbe essere percepito come aggressivo o inutile da Google. Se così, il tuo sito subirebbe una penalizzazione.
  • Fate capire a Google, Bing & Friends perché quel determinato link punta al tuo sito

Ottimizzazione immagini SEO

Ogni contenuto inserito su un sito andrebbe contestualizzato.
L’importanza delle immagini è indubbia.  Danno spessore a ciò che si racconta con informazioni visive.
Che siano immagini, foto o infografiche. 

Come piacciono le immagini a Google?

Scegli il formato giusto.
Orièntati verso il formato webP (peso del file ridotto al minimo e un buon compromesso con la qualità dell’immagine). 
PNG solo quando strettamente necessario. Il JPEG, invece, può essere sostituito proprio da webP. 
Immagini ridimensionate migliorano la velocità del tuo sito. 
Un parametro usato da Pagespeed di Google è il formato e la dimensione delle immagini. 

Se non padroneggi i programmi di grafica puoi optare per molti tool online. 

Tinyjpg, per esempio, permette di ridimensionare 20 immagini al giorno gratuitamente, senza nemmeno registrarti al sito. 

Come descrivere le immagini in chiave SEO

Il meta tag alt per le immagini è un’occasione da non perdere. 

Il motivo principale è permettere ai non vedenti di capire cosa è rappresentato nelle immagini.
Ecco perché non dovremmo soffermarci solo al titolo.
Personalmente la trovo una pratica che mi dà molta soddisfazione.
Anche i motori di ricerca ne tengono conto.
Rinomina i file delle immagini con titoli pertinenti e spargi parole chiave in maniera sensata. 

Un’accortezza. Prendere “in prestito” immagini online senza dichiararlo è scorretto. 
Acquista immagini con regolare licenza oppure usa immagini esenti da royalty.
Cita sempre la fonte e l’artista. 

Puoi crederci o no, ma stanno aumentando in maniera esponenziale studi legali specializzati nella ricerca di uso illecito di immagini soggette a copyright. 
Differenziati e fa la cosa giusta.

Cos’è una meta description per la SEO?

<meta name=”description”> è il tag html che la contraddistingue.

Te la spiego in tre stili differenti.

Prima versione
La Meta Description è un riassunto rapido e attraente del tuo contenuto, condito con parole chiave che dicono agli utenti cosa li aspetta. 
L’obiettivo? Far cliccare quelli che cercano qualcosa di simile a quello che offri.
Ecco, è come mettere un bel vestito alla tua pagina per attirare l’attenzione nella folla di risultati di ricerca.

Seconda versione
Che cos’è sta “meta description” in gergo SEO? Si tratta praticamente di un mini riassunto che accompagna la tua pagina web. Ci metti dentro un po’ di parole chiave che fanno capire a chi cerca cosa troverà nella tua pagina, sperando che gli venga voglia di cliccare. Semplice, no?

Terza versione
La Meta Description, nell’ambito dell’ottimizzazione per i motori di ricerca (SEO), costituisce un conciso abstract del contenuto disponibile sulla pagina web. 
Caratterizzata dalla presenza di parole chiave rilevanti inerenti al contesto della pagina, la Meta Description mira a fornire agli utenti in fase di ricerca una chiara indicazione del contenuto della pagina, incoraggiandoli strategicamente a selezionare la tua pagina come destinazione preferenziale.

Come vedi, il fulcro del sistema di informazioni dei motori di ricerca poggia sempre sul “dare materiale agli utenti che lo stanno cercando”.

Qualità, chiarezza e generosità è la chiave.

Ti va di scrivere nei nei commenti perché e quando si utilizzano differenti linguaggi stilistici negli articoli?
Sono curioso di leggere la tua intuizione!

Qual è la migliore lunghezza della meta description SEO?

Per massimizzare l’efficacia, le meta descrizioni SEO dovrebbero avere una lunghezza di 50-160 caratteri
È un’opera di sintesi, precisione e valore descrittivo.
Obiettivo primario: cattura l’interesse per ricevere clic.

Come ottimizzare le meta descrizioni

  • Lunghezza ottimale: Mantieni le meta descrizioni tra 50 e 160 caratteri per massimizzare l’efficacia.
  • Call to action (CTA): Includi un invito all’azione univoco. Fa sì che il lettore sia guidato a compiere una specifica azione desiderata.
  • Unicità: assicurati che ogni meta descrizione sia unica. Offri un’anteprima precisa del contenuto di ciascuna pagina. Evita di descrivere due pagine nello stesso modo.
  • Parole chiave pertinenti: utilizza parole chiave importanti in modo naturale. Evita di inserirne troppe. Non ha senso. Quell’articolo è un approfondimento di un argomento. Qui parlo di Seo On-page. Sarebbe stato controproducente avere una parola chiave per indicare anche la SEO Off-page.
  • Messaggio chiaro e conciso: Comunica il messaggio in modo diretto e semplice.
  • Benefici distintivi: sottolinea i vantaggi unici e oggettivi del tuo contenuto.
  • Pubblico target: Il tono e il contenuto adattali al tuo pubblico specifico.
  • Coerenza con il contenuto: la meta descrizione deve riflettere accuratamente il contenuto effettivo della pagina.
  • Cita il Brand: Potrebbe essere opportuno inserire il nome del Brand. Verifica la possibilità.

Inizia oggi stesso a ottimizzare la SEO On-page 🚀 con l’articolo del tuo blog che ritieni più importante. 
Vedrai, i tuoi articoli ti ringrazieranno.

Hai domande? Scrivile nei commenti. 

Se hai letto questo articolo significa che l’impegno profuso nella stesura, revisione e best-practice SEO è stato ripagato.
Usa questo metodo per trarne benefici. Fidati, ne vale la pena!



Francesco Petruccioli. Web Designer e scrittura per il web. Copywriting e Contenuti e articoli in chiave SEO.

Sono Francesco Petruccioli. Ho iniziato a scrivere 24 anni fa, in una delle più importanti riviste italiane di letteratura.
Negli ultimi dieci ho lavorato in Spagna e Italia, permettendo ai miei clienti di raggiungere premi e successi.

La mia missione:
• Comprendere il potenziale del tuo progetto
• Rendere concrete le opportunità di miglioramento
• Diffondere il valore della tua attività


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